L’allevamento degli animali da pelliccia presto sarà solo un brutto ricordo!
Visoni, volpi e simili potranno finalmente vivere senza che il loro destino sia segnato da una moda crudele che li ha sempre considerati solo uno strumento per ricavare soffici pellicce.
Da gennaio 2022 non sarà più possibile allevare nessuno di questi animali per tale scopo: lo dice la legge! E così, le associazioni animaliste e chi si batte, come me, per i diritti degli animali, possono finalmente tirare un sospiro di sollievo.
Ma scopriamo tutto su questa svolta epocale che ci ha permesso di brindare al nuovo anno con nuove consapevolezze e una speranza di rinascita in più.
La legge finalmente dalla parte degli animali da pelliccia
Il nuovo anno si apre con un messaggio significativo che ci tocca da vicino: anche gli animali da pelliccia finalmente potranno cominciare una nuova vita senza più temere di veder violati i loro diritti.
Da gennaio 2022, la Commissione Bilancio del Senato ha approvato l’emendamento che vieta di allevare gli animali per poi ucciderli per la produzione di pellicce.
Per l’Italia si tratta di un risultato storico inseguito per oltre un decennio, tra proteste e raccolta firme, finora mai realmente decisive per una soluzione così radicale.
Ma cos’è cambiato che ha portato anche il Senato a prendere in considerazione questo cambiamento?
Ecco le ragioni più evidenti:
- Salute pubblica in primo piano
- Diritti degli animali da tutelare
- Diffusione di una moda animal free che diventa sempre più predominante
Le gabbie, dunque, presto diventeranno vuote e gli esemplari potranno conservare vita e pelliccia senza dover temere più nulla.
Come si è arrivati a questo risultato?
Dall’era della produzione delle prime pellicce le proteste non sono mai cessate.
Animali uccisi per la loro pelle: solo un abominio in grado di scuotere anche gli animi meno sensibili?
Niente affatto! L’orrore ha presto lasciato il posto alla voglia di apparire, alle manie di grandezza e ad una superbia che nella moda è diventata sinonimo di alta classe.
Negli anni Cinquanta, indossare una pelliccia di vera pelle era uno status symbol che ti eleggeva a membro dell’alta borghesia.
Eppure, ben presto sono cominciate le grida di protesta contro questa forma di crudeltà gratuita verso essere indifesi destinati ad una morte violenta e atroce.
Hanno preso il via i dibattiti, seguiti da manifestazioni, raccolte di firme e spesso anche gesti estremi, come lanciare la vernice addosso a chi indossava pelli animali.
Ma tutto questo non è mai bastato per dare uno STOP definitivo a questa crudeltà. Solo con la pandemia la società ha subìto quella scossa che ha portato all’emanazione dell’emendamento.
Pare che la salute pubblica corresse enormi rischi a causa di questi allevamenti. Infatti, gli animali da pelliccia, in particolare i visoni, risultano essere sensibili al virus e soprattutto possono trasmetterlo anche all’uomo.
Gli studi hanno messo in evidenza scenari drammatici per l’uomo, a contatto con varianti trasmissibili a cui nemmeno i vaccini avrebbero potuto porre rimedio.
Da qui l’esigenza di porre fine ai focolai partendo direttamente dalla fonte: gli allevamenti ancora attivi. Si è sfiorata l’idea di lasciarli chiusi temporaneamente, ma poi finalmente il responso che tutti noi aspettavano da tanto e che scrive la parola FINE a questa produzione tanto discussa e tanto combattuta.
Inizia il count-down per gli allevatori
La legge in favore degli animali da pelliccia è entrata in vigore da gennaio 2022 e per gli allevatori non c’è più alcuna scappatoia per continuare la loro attività.
È già partito il conto alla rovescia!
Entro giugno, infatti, dovranno chiudere i battenti e cambiare lavoro. Ma soprattutto liberare quelle povere bestioline chiuse in gabbia che la moda per troppo tempo ha sfruttato ingiustamente.
Un sogno che si avvera? Per chi ha inseguito questo traguardo per anni lo è senz’altro, come lo stesso responsabile dell’Area Moda Animal Free di Lav ha sintetizzato in una sua frase che lascia il segno:
Oggi inizia una nuova epoca di civiltà nella quale i nostri figli avranno difficoltà a credere che un tempo gli animali venivano allevati per poi strappare loro la pelliccia
(Simone Pavesi)
E non possiamo che brindare anche noi a questa notizia tanto attesa. Perché alla moda non serve uccidere gli animali per lanciare i suoi trend. Non ci credi? Seguimi e ti spiego cosa voglio dire…
Addio pelliccia animale: ecco le alternative che amiamo
La pelliccia, caldo e morbido indumento invernale, non è solo un accessorio utile per ripararsi dal freddo, ma è anche un accessorio di moda che denota stile ed eleganza.
Che fare dunque adesso che l’emendamento è una realtà?
Da tempo il settore tessile ha trovato una soluzione per non rinunciare a tutto questo. Ma lo ha fatto in modo totalmente cruelty free, introducendo valide alternative che non hanno nulla da invidiare alle pellicce di vera pelle in fatto di qualità e fascino.
Le pellicce sintetiche sono ciò che amiamo e che preferiamo per essere sempre alla moda.
Fatte di materiale di altissima fattura ed estremamente morbide: oltre ad essere bellissime sia al tatto che alla vista, ti danno la possibilità di mantenere principi etici e tutelare gli animali senza rinunciare alla tua bellezza.
Al bando la crudeltà sugli animali con la moda Pop
Ambasciatrice di messaggi solidali anche nel mondo della moda, eccomi a presentarvi il nuovo modo di vivere le pellicce.
Il panorama delle pellicce sintetiche si è arricchito della collezione firmata Maison Pop Couture, rigorosamente animal free.
Colorata, artigianale ed essenzialmente fashion, diventa una scelta estetica di grande impatto in una società che non vuole più vedere atrocità compiute su animali indifesi.
È ora di cambiare tradizioni e scegliere come vogliamo essere nel nuovo anno a cui abbiamo appena dato il benvenuto. Io scelgo di essere bella ma con principi etici e la moda Pop è quello che fa per me per non perdere di vista i miei ideali giorno dopo giorno.
Se la mia idea di bellezza ti piace seguimi pure nel sito www.maisonpopcouture.com, dove troverai tante scelte interessanti per dire NO alla crudeltà animale e abbracciare moda ed etica finalmente unite in maniera indissolubile.
Un felice anno nuovo a tutte voi,
con l’augurio che questa splendida notizia sia solo il primo passo di una lunga serie di novità che tutelano il nostro mondo, dagli animali all’ambiente, già a partire dalla moda.
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