La nuova moda primavera- estate 2018 nella collezione di Zara è già un successo, ma c’è un capo fra questi che proprio non va giù ad alcune etnie di origini indiane.
Semplice gonna a quadretti o sarong indiano?
Ecco il quesito che sta facendo discutere blogger di moda, giornalisti e anche esponenti delle associazioni multiculturali, per definire se Zara sia colpevole di appropriazione culturale o solo di aver creato un modello di gonne dal taglio etnico.
Il sarong nella tradizione indiana
In India e nel sud-est asiatico, un capo d’abbigliamento classico che fa parte della tradizione etnica del luogo è il cosiddetto sarong o lungi.
Pochi centimetri di stoffa a quadretti, indossati sia dagli uomini che dalle donne, che servono per coprire le gambe fino ai piedi. Una sorta di “pareo” che costa molto poco ed è anche comodo.
Fresco soprattutto d’estate, è una veste tipica che si può indossare anche in vacanza in quei luoghi, per sentirsi parte della gente del posto e visitare i villaggi.
Ma com’è arrivato il sarong fino ai negozi Zara? Sicuramente non si tratta di un nuovo businness indiano per tentare di risollevare il paese! Sarà una coincidenza?
Zara e il sarong
Ecco il sarong venduto da Zara, che dal noto marchio di moda non viene chiamato con questo termine ma si legge solo “Gonna morbida con dettaglio drappeggiato sul davanti”.
Le somiglianze con l’abito della tradizione asiatica però non sono poche: freschezza del tessuto, forma e fantasia.
Sembra proprio che Zara nella sua realizzazione si sia ispirata proprio al sarong per ideare questo nuovo capo primaverile/estivo.
Ma il direttore tecnico della maison si dice estraneo a questo collegamento e rinnega di aver utilizzato la cultura etnica dei paesi asiatici per quella che è solo una della tante gonne che venderà nella nuova collezione.
Appropriazione culturale? Zara non è d’accordo
L’accusa che i giornalisti e le associazioni rivolgono a Zara è di “appropriazione culturale”.
Nel rispetto della tradizione di quei luoghi si ritiene poco opportuno proporre nella collezione moda un capo che è molto di più di una gonna che magari la prossima stagione sarà già stata sostituita da un modello più originale.
Inoltre, non si fa alcune menzione alla sua origine e questo fattore rende ancora più forte la polemica che vede nella sua realizzazione solo un plagio.
Ma i problemi non finiscono qui…
Per Zara la gonna della nuova collezione è fonte di problemi anche per il suo prezzo. Venduta per circa 60/70 euro, non fa che aumentare la rabbia delle associazioni multietniche.
Si, perché in India la stoffa per il sarong costa appena 3/4 euro!
Il colosso spagnolo del fast fashion si trova proprio nell’occhio del ciclone: ma cosa ne pensano le donne che si trovano davanti questa gonna fluente e drappeggiata in fantasia quadrettata dalle sfumature tabacco?
Che sia appartenente alla tradizione asiatica o meno…il sarong piace! …anche nelle sue moderne versioni floreali:
La moda “sarong” è già parte del 2018
Chiamatelo sarong, lungi o gonna, ma la situazione non cambia. Il nuovo e semplice capo d’abbigliamento firmato Zara è già un cult del 2018.
Eccolo sfilare alla New York Fashion Week 2018, indossato dalla bellissima Ann-Kathrin Brömmel:
Che ne dite… non è davvero irresistibile? Con i giusti abbinamenti sono sicura che sarà uno dei must have della stagione estiva e ne vedremo parecchi in giro per la città.
E poi, se vogliamo guardare indietro nella storia della moda non è la prima volta che gli stilisti prendono come spunto alcune creazioni tipiche di alcuni paesi, soprattutto esotici. Perché questa volta dovrebbe essere diverso?
Anche lo stesso sarong, in versioni diverse, ha già conosciuto le passerelle di moda! Ricordate la diva Doroty Lamour? Lo indossava sempre!
La primavera è sempre più vicina e bisogna cominciare a pensare a rinnovare l’outfit in vista della bella stagione: ci sarà anche un sarong/gonna di Zara nel vostro guardaroba?
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