
Sempre presente tra le varie proposte delle collezioni estive, lo stile alla marinara è un evergreen che colpisce per eleganza e finezza di espressione. Spensieratezza a metà tra voglia di mare e raffinata selezione. Non solo magliette a righe. Femminilità e glamour in pantaloni a vita alta, camicette blusate e accessori ormai cult. Outfit da riviera da indossare anche e soprattutto in città.
Sdoganata da Coco Chanel negli anni ‘20, la moda marinara detta ancora legge negli Olimpi del fashion e da sempre immortala icone di stile. Da Brigitte Bardot a Audrey Hepburn e Jane Birkin, in tante sono le dive che hanno fatto proprio lo stile al sapore di sale. Senza dimenticare l’italiana e giovanissima Giulietta Masina mentre interpreta in t-shirt marinara la protagonista del film di Federico Fellini “Le Notti di Cabiria” (premio Oscar nel 1957).


E quest’estate il navy style è ancora più bello. Rilassante da vedere, semplice ma sempre elegante. Romantico e non scontato. Audace al punto giusto e mai banale, come la collezione Primavera-Estate 2017 di Luisa Spagnoli. Pantaloni a vita alta e maglie a righe in semplicità di linee e serenità di intenti. Ma anche proposte eleganti con inserti dorati e stili variegati ma sobri. Tra gli abiti raffinati tubini in blu con cintura in vita, oltre a modelli in colori pastello e con parte superiore a righe.



Dal navy style giovanile di Zara alle interpretazioni serafiche di Valentino, dal savoir faire di Giorgio Armani all’eleganza senza tempo di Dolce&Gabbana. Glamour in top serigrafati e blazer con bottoni dorati, pantaloni larghi a vita alta e blu navy per total-look unici da indossare semplicemente perchè marinaro è bello.


La grande intuizione di Coco Chanel
Storia. Idea. Intuizione. Tante prime volte in vari ambiti differenti. E se non è possibile identificare dare una data precisa al grande ingegno di Coco Chanel, è possibile trovare un filo conduttore del genio. Interessante incontro tra moda, nuove tendenze e military-style. La storia rende omaggio a Coco Chanel, la stilista delle grandi intuizioni.

Animata da un’idea che ha del visionario, Coco diede spazio alla sua vena un po’ folle lasciandosi ispirare dagli abiti dei pescatori per una collezione di haute couture.
Prima di allora, nessuno aveva mai osato in questo modo – ma in fondo l’innovazione e la voglia di cambiare erano gli accessori preferiti dalla stilista. E in fondo era pur sempre un’idea rassicurante per il genio ribelle di Chanel: una novità che affiorava direttamente dal passato.
Alcuni definirono la sua collezione alla marinara anticonvenzionale, altri futurista. Eppure i pescatori portavano quegli abiti a righe da secoli. E proprio questa era l’innovazione di Chanel: utilizzare tessuti come il Jersey e indumenti come i pantaloni, appannaggio maschile di certe classi sociali, e rielaborarli per le donne e le classi più agiate..

Nuova libertà alla marinara
Innovazione e liberazione. Già proprio liberazione, perchè Coco Chanel inaugurò la libertà femminile dall’asfissia dei corsetti. Abbigliamento comodo e più facile da indossare. Tessuti freschi, linee semplici e colori di mare.
L’aria afosa di Deuville, gli orizzonti lontani del mare in una cittadina della costa francese. Lì Coco Chanel aprì una boutique esclusiva e diede inizio a quel grande sogno che dura ancora oggi. Coco pescò dal mare gli outfit dei pescatori e ne ricavò un vero tesoro sommerso. Un successo che non si è ancora fermato. Lo stile marinaro infatti si rinnova continuamente, ad ogni bella stagione.

Il mare blu, le sfumature turchesi e ampi visioni. Camicette colorate e pantaloni fino alle caviglie. Il tutto in chiave blu navy, il colore ufficiale delle vacanze – magari in barca, come suggeriscono le righe orizzontali. Coco alternò un rosso come variante alle tonalità del blu e un bianco neutrale, quasi una bandiera. Et voilà le formali creazioni sartoriali di Chanel si rianimano in un puro richiamo alla divisa della Marina. Colori inaspettati, eleganza e fantasia.
Chanel era molto incuriosita dalle divise della marina francese, soprattutto dalla maglia a strisce bianche e blu, la Chemise Breton – già in uso dal 1800 e regolata da un decreto del 1858 che definiva numero, ampiezza e colore delle strisce.
Presto gli abiti di Coco divennero un must per la Croisette. Il look marinaro anche se originariamente pensato per le classi meno abbienti divenne prezioso come tutti i tesori del mare.

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