Sai che giorno è il 4 ottobre? Prendi un calendario e memorizza questa data perché ricorre una delle festività più importanti per chi ama gli animali.
Si festeggiano i migliori amici dell’uomo, con iniziative interessanti in tutto il mondo e con la consapevolezza sempre più radicata che hanno dei diritti che vanno tutelati con ogni mezzo.
La Giornata Mondiale degli animali offre spunti di riflessione non indifferenti anche nel campo della moda, sempre più attenta a rispondere “no, Grazie!” allo sfruttamento animale nei vari brand.
Cos’è la Festa degli animali?
La Giornata Mondiale degli animali si festeggia ogni anno il 4 ottobre.
Forse non tutti sanno che la primissima festa a loro dedicata risale al lontano 24 marzo 1925, quando nella città di Berlino fu organizzato un grande evento per la salvaguardia degli animali.
Solo 4 anni dopo si decise di cambiare la data e metterne una più significativa. Chi meglio di San Francesco d’Assisi, patrono indiscusso del genere animale, poteva rappresentare la ricorrenza? E fu così che da quel momento il 4 ottobre si ricordano il Santo e i suoi beniamini.
Se inizialmente furono pochi i Paesi ad aderire all’iniziativa, finalmente nel 1931 fu istituita come festività riconosciuta a livello mondiale.
Che abbiano quattro zampe, due ali o le pinne non importa: sono gli esseri viventi più dolci che puoi incontrare nella tua strada e non posso che condividere al 100% gli ideali di questa giornata rivolta a promuovere il rispetto per gli animali.
Rispettare gli animali è anche un tuo dovere
Le leggi in favore degli animali esistono da sempre, ma purtroppo spesso non vengono prese sul serio da chi considera questi essere viventi come inferiori e pertanto senza diritti.
Vuoi aiutarmi a ricordare a tutti quanto sia importante il rispetto per gli animali?
Ecco un semplice e breve vademecum per diffondere il messaggio a chi ti sta vicino e fare del tuo meglio per onorarli in questo giorno speciale.
- Non sono un giocattolo! Ecco la prima importante regola da tenere a mente. Spesso si tende a immaginarli come un “oggetto” da regalare o regalarsi senza ricordare che hanno esigenze precise. Accogliere un animale in casa propria significa soprattutto prendersi un impegno a lungo termine.
- Se entrano nella tua famiglia devi stare attento ai loro bisogni e alla loro salute. Alimentazione, vaccinazioni, pulizia diventano tutti dei doveri da parte tua per assicurargli il meglio.
- Non esiste distinzione tra i diritti degli animali da compagnia e i randagi. Entrambi hanno bisogno di amore, rispetto e di vivere serenamente, qualunque sia la loro casa.
- Maltrattare gli animali è un reato, anche se sono di tua proprietà!
Abbandonare gli animali è vietato dalla legge e soprattutto è la forma più crudele di comportamento verso chi ti dedica il suo amore incondizionatamente.
E se è vero che “grandezza e progresso di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali” (cit. Mahatma Ganghi) possiamo sperare di essere nella direzione giusta, dati i progressi in tal senso che si stanno verificando in molti settori, tra cui il mondo della moda.
Sfruttamento degli animali nella moda? “No, grazie!”
Nella Giornata Mondiale degli animali non possiamo che essere felici dei cambiamenti che il settore della moda ha attuato negli anni in favore di una “moda vegan e cruelty free”.
Alcuni tra gli stilisti più noti nel settore si sono battuti per uniformare i loro brand al rispetto per questa categoria di essere viventi. Qualche nome? Parliamo di Gucci, Elisabetta Franchi, Giorgio Armani, Ralph Lauren, solo per citarne qualcuno.
Ed è così che sono nate le certificazioni tessili che escludono materiale di origine animale nelle loro collezioni.
Si tratta di marchi conosciuti in tutto il mondo che vantano qualità e lusso e dimostrano che per confezionare un capo fashion non serve affatto sfruttare gli animali.
L’etica adottata è quella dell’eco-sostenibilità, che abolisce l’uso di pellicce, vera pelle o piume nella realizzazione di abbigliamento e accessori, per contribuire a proteggere tutte le specie animali, soprattutto quelle in via d’estinzione.
E non è il solo settore che ha deciso di dare spazio alla campagna “animal free”. Anche nel mondo cosmetico e alimentare si sta facendo largo sempre di più all’idea che si può anche avviare una produzione di successo senza necessariamente sacrificare la vita degli animali.
Cruelty free e vegan: sinonimi di tutela degli animali
Avrai di certo sentito nominare i due termini cruelty free e vegan associati a brand di moda o cosmetica.
Non hanno lo stesso significato ma hanno in comune l’amore e la tutela degli animali.
Ma conosci la differenza?
Cruelty free vuol dire privo di crudeltà, cioè indica che il prodotto non è stato testato sugli animali.
L’etichetta Vegan invece indica che non contiene al suo interno ingredienti di origine animale.
Ma come riconoscere i prodotti realmente cruelty free e vegan?
Ormai è diventato un gioco da ragazzi coi nuovi simboli che, in un colpo d’occhio, ti fanno capire se il prodotto contiene materiale animale o testato sugli animali.
Eccone alcuni tra i più comuni
Outfit animal free: oggi cosa mi metto?
Ma adesso onoriamo questa giornata e i nostri piccoli grandi amici con qualche consiglio pratico!
Diamo un’occhiata agli outfit più interessanti, rigorosamente “animal free”, per essere sempre fashion in ogni momento senza perdere di vista i nostri principi.
Pelliccia in visone? Assolutamente no! Ecco le bellissime alternative di Stella McCartney, realizzate in mais e quindi biodegradabili.
Per camminare su comodo materiale vegano ci pensa Gucci, con le sue sneakers in materiale animal free.
E ora largo agli accessori con la cintura in raffia jaquard di Elisabetta Franchi o la borsa Prada in fine velluto.
Nella Giornata Mondiale degli animali questo è il nostro NO allo sfruttamento animale, ma diciamo Sì alla moda animalier, sempre in voga anno dopo anno!
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